lunedì 2 giugno 2008

Spazio Emozionale: Tempo

Roma, 2 Giugno 2008


Oh, non perchè ci sia felicità,
quest'affrettato godere di cose che presto perderai.

Ma perchè essere quì è molto; e perchè sembra
che tutte le cose di quì abbian bisogno di noi, queste effimere
che stranamente ci sollecitano. Di noi, i più effimeri.

Ah, nell'altro rapporto, di là,
ahimè, che cosa portiamo? Non il guardare che quì
lentamente imparammo, e nessun avvenimento di quì.
Nessuno.

Allora le pene. Allora sopratutto quel senso di peso,
allora la lunga esperienza d'amore, - allora
soltanto quel che è indicibile.

RAINER MARIA RILKE
da Elogie Duinesi, Nona Elogia

Tratto dal libro: Audrey Niffenegger, La moglie dell'uomo che viaggiava nel Tempo, Oscar Mondadori, 2006, Milano, pp.14.

Primo, Appuntamento, uno


Sabato, 26 ottobre 1991 (Henry ha 28 anni, Clare 20)

Clare: La biblioteca è fresca e odora di detergente per moquette anche se i pavimenti
mi sembrano di marmo. Firmo il registo dei visitatori: " Clare Abshire, 11.15, 26-10-1991, Collezioni Speciali". E' la prima volta che vengo alla biblioteca Newberry e adesso che ho varcato
l'ingresso imponente mi sono eccitata.
Le biblioteche mi fanno l'effetto delle mattine di Natale,
come se fossero grandi scatole piene di libri bellissimi. L'ascensore è fiocamente illuminato e quasi
silenzioso....I tacchi dei miei stivali risuonano sul pavimento di legno. La sala è tranquilla e affollata, piena di solidi tavoli coperti da libri e circondati da lettori. Dagli alti finestroni entra l'autunnale luce mattutina di Chicago.

Parlare di Spazio: parola allo spazio

Parlare di spazio, legato alle molteplice sensazioni, allo spazio primordiale,
immaginifico che si dissolve nella nostra memoria e che si ricompone attraverso
sembianze progettuali.
Nella ricerca dello spazio emozionale, si indiga l'insindibile legame che esiste fra
immagine, immaginario e realizzabile.
Non tutto ciò che si immagina, che diviene desiderio e sensazione più essere ricreato
da e dentro lo spazio.
L'idea della succiossione di stanze, come universi paralleli, si realizza nella diversificazioni
di mondi conosciuti e mondi ancora da riconscere: come sembianze effimere.
Fattori che, come afferma Rudolf Arnheim, nel saggio Entropia e Arte non possono che non essere collegati con l'ordine ed il disordine, direi anche con il fattore: tempo.
Che diviene sembianza e fattore ordinatore
di universi che entrano in contatto
.







1 commento:

Jei ha detto...

"Il suo tempo -
Di colui che attraverso innumeri fessure
nella vacua superficie delle cose vide l'Infinito, e ne morì."

Antonia S.Byatt,Possessione

j.