mercoledì 4 giugno 2008
Lo Spazio: Interno
Lo spazio Emozionale: Dimensione e Interno
Lo spazio diviene luogo di connessione e di ricerca.
Progetti di :TSUNAGU: ‘CONNECT’BY MITSUI FUDOSAN RESIDENTIAL CO., LTD.AND KENGO KUMA
Lo spazio diviene luogo di connessione e di ricerca.
Progetti di :TSUNAGU: ‘CONNECT’BY MITSUI FUDOSAN RESIDENTIAL CO., LTD.AND KENGO KUMA
Spazio: Emozione
Roma, 4 Giugno 2008
Lo Spazio Emozionale: Interni
Lo spazio ferma l'emozione, le emozioni: sintesi di un gioco di dialoghi fra disordine, ordine memoria.
Spazio diviene una scelta: colori, ricordi, forme, che intrappolano
un sentire.
che costituiscono un limite fra lo spazio interiore e lo spazio esteriore.
Cosa percepiamo? è un fatto di ordine. realizzar
Ad una stanza. Un luogo.
Lo Spazio Emozionale: Interni
Lo spazio ferma l'emozione, le emozioni: sintesi di un gioco di dialoghi fra disordine, ordine memoria.
Spazio diviene una scelta: colori, ricordi, forme, che intrappolano
un sentire.
che costituiscono un limite fra lo spazio interiore e lo spazio esteriore.
Cosa percepiamo? è un fatto di ordine. realizzar
Ad una stanza. Un luogo.
L'indomani Mattina
Clare: Mi sveglio e non so dove sono. E' un soffitto sconosciuto.
Lontani rumori di traffico. Scaffali coperti di libri. Una poltrona
azzurra con sopra i mio vestito di velluto e una cravatta.
Poi ricordo.
Tratto dal libro di audrey niffenegger, "la moglie dell'uomo che
viaggiava nel tempo, oscar mondadori, Milano, 2006.
viaggiava nel tempo, oscar mondadori, Milano, 2006.
lunedì 2 giugno 2008
Spazio Emozionale: Tempo
Roma, 2 Giugno 2008
Oh, non perchè ci sia felicità,
quest'affrettato godere di cose che presto perderai.
Ma perchè essere quì è molto; e perchè sembra
che tutte le cose di quì abbian bisogno di noi, queste effimere
che stranamente ci sollecitano. Di noi, i più effimeri.
Ah, nell'altro rapporto, di là,
ahimè, che cosa portiamo? Non il guardare che quì
lentamente imparammo, e nessun avvenimento di quì.
Nessuno.
Allora le pene. Allora sopratutto quel senso di peso,
allora la lunga esperienza d'amore, - allora
soltanto quel che è indicibile.
RAINER MARIA RILKE
da Elogie Duinesi, Nona Elogia
Tratto dal libro: Audrey Niffenegger, La moglie dell'uomo che viaggiava nel Tempo, Oscar Mondadori, 2006, Milano, pp.14.
Primo, Appuntamento, uno
Sabato, 26 ottobre 1991 (Henry ha 28 anni, Clare 20)
Clare: La biblioteca è fresca e odora di detergente per moquette anche se i pavimenti
mi sembrano di marmo. Firmo il registo dei visitatori: " Clare Abshire, 11.15, 26-10-1991, Collezioni Speciali". E' la prima volta che vengo alla biblioteca Newberry e adesso che ho varcato
l'ingresso imponente mi sono eccitata.
Le biblioteche mi fanno l'effetto delle mattine di Natale,
come se fossero grandi scatole piene di libri bellissimi. L'ascensore è fiocamente illuminato e quasi
silenzioso....I tacchi dei miei stivali risuonano sul pavimento di legno. La sala è tranquilla e affollata, piena di solidi tavoli coperti da libri e circondati da lettori. Dagli alti finestroni entra l'autunnale luce mattutina di Chicago.
Oh, non perchè ci sia felicità,
quest'affrettato godere di cose che presto perderai.
Ma perchè essere quì è molto; e perchè sembra
che tutte le cose di quì abbian bisogno di noi, queste effimere
che stranamente ci sollecitano. Di noi, i più effimeri.
Ah, nell'altro rapporto, di là,
ahimè, che cosa portiamo? Non il guardare che quì
lentamente imparammo, e nessun avvenimento di quì.
Nessuno.
Allora le pene. Allora sopratutto quel senso di peso,
allora la lunga esperienza d'amore, - allora
soltanto quel che è indicibile.
RAINER MARIA RILKE
da Elogie Duinesi, Nona Elogia
Tratto dal libro: Audrey Niffenegger, La moglie dell'uomo che viaggiava nel Tempo, Oscar Mondadori, 2006, Milano, pp.14.
Primo, Appuntamento, uno
Sabato, 26 ottobre 1991 (Henry ha 28 anni, Clare 20)
Clare: La biblioteca è fresca e odora di detergente per moquette anche se i pavimenti
mi sembrano di marmo. Firmo il registo dei visitatori: " Clare Abshire, 11.15, 26-10-1991, Collezioni Speciali". E' la prima volta che vengo alla biblioteca Newberry e adesso che ho varcato
l'ingresso imponente mi sono eccitata.
Le biblioteche mi fanno l'effetto delle mattine di Natale,
come se fossero grandi scatole piene di libri bellissimi. L'ascensore è fiocamente illuminato e quasi
silenzioso....I tacchi dei miei stivali risuonano sul pavimento di legno. La sala è tranquilla e affollata, piena di solidi tavoli coperti da libri e circondati da lettori. Dagli alti finestroni entra l'autunnale luce mattutina di Chicago.
Parlare di Spazio: parola allo spazio
Parlare di spazio, legato alle molteplice sensazioni, allo spazio primordiale,
immaginifico che si dissolve nella nostra memoria e che si ricompone attraverso
sembianze progettuali.
Nella ricerca dello spazio emozionale, si indiga l'insindibile legame che esiste fra
immagine, immaginario e realizzabile.
Non tutto ciò che si immagina, che diviene desiderio e sensazione più essere ricreato
da e dentro lo spazio.
L'idea della succiossione di stanze, come universi paralleli, si realizza nella diversificazioni
di mondi conosciuti e mondi ancora da riconscere: come sembianze effimere.
Fattori che, come afferma Rudolf Arnheim, nel saggio Entropia e Arte non possono che non essere collegati con l'ordine ed il disordine, direi anche con il fattore: tempo.
Che diviene sembianza e fattore ordinatore
di universi che entrano in contatto.
di universi che entrano in contatto.
sabato 10 maggio 2008
DOTTORATO IN COMPOSIZIONE ARCHITETTONICA
Sabato 10 maggio 2008
La Rivoluzione Informatica in ArchitetturaUno sguardo critico
SEMINARIO PROF. ANTONINO SAGGIO
LO SPAZIO EMOZIONALE: Stanze Sospese (Spazio)
FEED, IL COLLASSO DELLO SPAZIO VISIBILE, KURT HENTSWCHLAGER:
PERFORMANCE AUDIOVISIVA DI SPERIMENTAZIONE ELETTRONICA AUDIOVISIVA.
“ Che lo spazio….sia il protagonista dell’architettura, a pensarci bene, è in fondo anche naturale: perché l’architettura non è solo arte….; è anche e soprattutto l’ambiente, la scena ove la nostra vita si svolge.” ( Bruno Zevi, 1948)[1]
“ Con lo spazio inizia l’architettura. E’ il luogo della mente. Quando ti trovi in uno spazio, con le sue dimensioni, la sua struttura e la sua luce, tu rispondi al suo carattere, al suo spirito; capisci che tutto ciò che l’uomo propone e realizza diventa una vita “ ( Louis I. Kahn 1951)[2]
Non sorprende che si continui a parlare di spazio: La scelta ricade sull’indagine dello spazio non come “contenitore”, ma come proiezione esterna; estensione dei processi mentali, percettivi e conoscitivi dell’immagine spaziale contenuta nella mente: immagine a priori.
Non vi è spazio che non sia già stato pensato ed immaginato. Come afferma Louis Kahn: lo spazio è il luogo della mente.
L’ipotesi di lavoro si identifica in una ricostruzione critico - conoscitiva del modo di percepire lo Spazio fisico, ma anche e soprattutto lo Spazio mentale.
Partendo dalle formulazioni legate al concetto di temporalità, dove si intende per tempo: la prima dimensione dello spazio, strumento di comprensione di esso nelle diverse dimensione (tridimensionalità e quarta dimensione).
L’ipotesi di studio sul concetto di spazio vuole e tenta di rintracciare quelle dinamiche che rendono possibili la percezione dello spazio e come esso sia in stretta relazione con l’informazione; Comprendendo che mancante l’esistenza di uno spazio oggettivo, l’analisi critica riguarda essenzialmente la percezione dello spazio soggettivo. La percezione dello spazio dipende da molteplici fattori, dal punto di vista dell’osservatore, dai canali con cui esso viene filtrato, ma anche dalla dimensione fisica nella quale ci troviamo a percorrere lo spazio.
Basandoci sulle dinamiche di sospensione temporale, ossia indagando e descrivendo lo spazio come prodotto mentale, emozionale, sensoriale, frutto di processi conoscitivi che convivono con altre realtà e con la progettazione di nuovi sistemi che abbiano la facoltà di aumentare la caratteristica cognitiva dello spazio (Information Technology).
Spazio che esiste in quanto sospensione temporale e/o puro processo mentale, distante dalla materia, che concretamente tangibile si definisce presente; l’interesse verte sull’idea di spazio come realtà interiore e per cui legata alla nostra precisa volontà come architetti di relazionarci con queste realtà spaziali operando su diversi livelli conoscitivi; operando una trasformazione complessa della volontà di immaginare e vivere lo spazio (architettonico e urbano), ove oggi si riconosce in una completa e radicata volontà di proiezione dello spazio mentale nello spazio-materia per raggiungere una fusione-scissione dei sistemi dimensionali conosciuti.
[1] Siegfried Giedion, Lo Spazio in Architettura , Dario Flaccovio Editore, Milano, 2001.
[2] Louis I.Kahn, in Maria Bonati, Architettura è Louis I. Kahn, gli scritti, Electa, Milano, 2005,
CAPITOLO SCELTO: 7. SPAZIO
LIBRO DELLA COLLANA: La Rivoluzione Informatica Testo&Immagine Torino : Michele Emmer. MATHLAND. Dal mondo piatto alle Ipersuperfici n.143
LIBRO SULLA TEMATICA: Rudolf Arnheim, Entropia e Arte, Saggio sul disordine e l'ordine, Piccola Biblioteca Enauidi,1974, Torino. (altri da individuare a scelta sull'argomento)
LIBRO A SCELTA: Performance audiovisiva di sperimentazionale elettronica sensoriale spazializzata, dell'artista austriaco Kurt Hentschlager.
La scelta di analizzare questo tipo di performance audiovisive, nasce con l'intento di comprendere queste
nuove sperimentazione: Feed è il progetto artistico di ricerca estetica e sensoriale della relazione ta suono e immagini. Progettato per la Biennale di Teatro di Venezia del 2005.
Scelta di un proprio progetto da ridefinire "interrogare" alla luce dello studio condotto:
Nasce l'esigenza di effettuare un analisi critica e la scelta di un progetto personale d'interni, sul quale è ancora da definirsi come applicare le conoscenze che via, via matureranno dalle diverse letture.
L'intenzione è di rileggere un progetto, pensando di doverlo realizzare in un "tempo" diverso, effettuando una simulazione temporale o con l'uso di proiezione ed installazioni nell'interno in oggetto, oppure ipotizzando un nuovo progetto nel progetto: La scatola, spazio, all'interno della scatola: tempo. Per efffettuare e comprendere le possibilità di rendere uno spazio emozionale con l'uso della tecnologia.
La Rivoluzione Informatica in ArchitetturaUno sguardo critico
SEMINARIO PROF. ANTONINO SAGGIO
LO SPAZIO EMOZIONALE: Stanze Sospese (Spazio)
FEED, IL COLLASSO DELLO SPAZIO VISIBILE, KURT HENTSWCHLAGER:
PERFORMANCE AUDIOVISIVA DI SPERIMENTAZIONE ELETTRONICA AUDIOVISIVA.
“ Che lo spazio….sia il protagonista dell’architettura, a pensarci bene, è in fondo anche naturale: perché l’architettura non è solo arte….; è anche e soprattutto l’ambiente, la scena ove la nostra vita si svolge.” ( Bruno Zevi, 1948)[1]
“ Con lo spazio inizia l’architettura. E’ il luogo della mente. Quando ti trovi in uno spazio, con le sue dimensioni, la sua struttura e la sua luce, tu rispondi al suo carattere, al suo spirito; capisci che tutto ciò che l’uomo propone e realizza diventa una vita “ ( Louis I. Kahn 1951)[2]
Non sorprende che si continui a parlare di spazio: La scelta ricade sull’indagine dello spazio non come “contenitore”, ma come proiezione esterna; estensione dei processi mentali, percettivi e conoscitivi dell’immagine spaziale contenuta nella mente: immagine a priori.
Non vi è spazio che non sia già stato pensato ed immaginato. Come afferma Louis Kahn: lo spazio è il luogo della mente.
L’ipotesi di lavoro si identifica in una ricostruzione critico - conoscitiva del modo di percepire lo Spazio fisico, ma anche e soprattutto lo Spazio mentale.
Partendo dalle formulazioni legate al concetto di temporalità, dove si intende per tempo: la prima dimensione dello spazio, strumento di comprensione di esso nelle diverse dimensione (tridimensionalità e quarta dimensione).
L’ipotesi di studio sul concetto di spazio vuole e tenta di rintracciare quelle dinamiche che rendono possibili la percezione dello spazio e come esso sia in stretta relazione con l’informazione; Comprendendo che mancante l’esistenza di uno spazio oggettivo, l’analisi critica riguarda essenzialmente la percezione dello spazio soggettivo. La percezione dello spazio dipende da molteplici fattori, dal punto di vista dell’osservatore, dai canali con cui esso viene filtrato, ma anche dalla dimensione fisica nella quale ci troviamo a percorrere lo spazio.
Basandoci sulle dinamiche di sospensione temporale, ossia indagando e descrivendo lo spazio come prodotto mentale, emozionale, sensoriale, frutto di processi conoscitivi che convivono con altre realtà e con la progettazione di nuovi sistemi che abbiano la facoltà di aumentare la caratteristica cognitiva dello spazio (Information Technology).
Spazio che esiste in quanto sospensione temporale e/o puro processo mentale, distante dalla materia, che concretamente tangibile si definisce presente; l’interesse verte sull’idea di spazio come realtà interiore e per cui legata alla nostra precisa volontà come architetti di relazionarci con queste realtà spaziali operando su diversi livelli conoscitivi; operando una trasformazione complessa della volontà di immaginare e vivere lo spazio (architettonico e urbano), ove oggi si riconosce in una completa e radicata volontà di proiezione dello spazio mentale nello spazio-materia per raggiungere una fusione-scissione dei sistemi dimensionali conosciuti.
[1] Siegfried Giedion, Lo Spazio in Architettura , Dario Flaccovio Editore, Milano, 2001.
[2] Louis I.Kahn, in Maria Bonati, Architettura è Louis I. Kahn, gli scritti, Electa, Milano, 2005,
CAPITOLO SCELTO: 7. SPAZIO
LIBRO DELLA COLLANA: La Rivoluzione Informatica Testo&Immagine Torino : Michele Emmer. MATHLAND. Dal mondo piatto alle Ipersuperfici n.143
LIBRO SULLA TEMATICA: Rudolf Arnheim, Entropia e Arte, Saggio sul disordine e l'ordine, Piccola Biblioteca Enauidi,1974, Torino. (altri da individuare a scelta sull'argomento)
LIBRO A SCELTA: Performance audiovisiva di sperimentazionale elettronica sensoriale spazializzata, dell'artista austriaco Kurt Hentschlager.
La scelta di analizzare questo tipo di performance audiovisive, nasce con l'intento di comprendere queste
nuove sperimentazione: Feed è il progetto artistico di ricerca estetica e sensoriale della relazione ta suono e immagini. Progettato per la Biennale di Teatro di Venezia del 2005.
Scelta di un proprio progetto da ridefinire "interrogare" alla luce dello studio condotto:
Nasce l'esigenza di effettuare un analisi critica e la scelta di un progetto personale d'interni, sul quale è ancora da definirsi come applicare le conoscenze che via, via matureranno dalle diverse letture.
L'intenzione è di rileggere un progetto, pensando di doverlo realizzare in un "tempo" diverso, effettuando una simulazione temporale o con l'uso di proiezione ed installazioni nell'interno in oggetto, oppure ipotizzando un nuovo progetto nel progetto: La scatola, spazio, all'interno della scatola: tempo. Per efffettuare e comprendere le possibilità di rendere uno spazio emozionale con l'uso della tecnologia.
martedì 22 aprile 2008
Dottorato di Ricerca in Composizione Architettonica
"Non sorprende che si continui a parlare di spazio...
il movimento della costruzione,
di un ambito,
definitosi: spazio.
Nel movimento si ritrova il tempo che ascolta."
A. Maggio
Date dei Seminari Dottorato di Ricerca in Composizione Architettonica
Sessione Aprile/Luglio 2008:
Primo Seminario:
La Rivoluzione Informatica in Architettura Uno sguardo critico
Prof. Antonino Saggio
Prof. Antonino Saggio
Date Incontri:
Primo Incontro:
08-Maggio-2008
08-Maggio-2008
(discussione individuale, scelta del capitolo e organizzazione del lavoro)
Scrivere Motivazioni scelta Capitolo interno al libro : Antonino Saggio: "Introduzione alla Rivoluzione Informatica in Architettura"
Formulare almeno n.2 Ipotesi.
Scrivere Motivazioni scelta Capitolo interno al libro : Antonino Saggio: "Introduzione alla Rivoluzione Informatica in Architettura"
Formulare almeno n.2 Ipotesi.
Secondo Incontro:
03-Giugno-2008
03-Giugno-2008
Presentazione:
26-Giugno-2008
Iscriviti a:
Post (Atom)